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"Le metamorfosi o L'asino d'oro" di Apuleio

Avendo trattato questa mattina di Eros, non potevo non presentare la storia di Apuleio, che riporta la narrazione della vicenda di "Amore e Psiche", forse più nota grazie all'opera omonima di Antonio Canova.
La storia dei due amanti é narrata ne "Le metamorfosi o L'asino d'oro", opera della letteratura latina scritta da Lucio Apuleio nel II secolo d.C. (la stesura del romanzo si desume essere posteriore al 158 d.C.).
Questo é l'unico romanzo antico in latino pervenuto interamente sino a noi, ed insieme al "Satyricon" di Petronio (pervenutoci solo parzialmente), costituisce l'unica testimonianza del romanzo antico in lingua latina. 
Il patriarca Fozio, fa intendere dell'esistenza di tre romanzi, l'uno di Lucio di Patre, un altro di Luciano di Samosata e l'ultimo di Apuleio. 
Il dibattito tra gli studiosi verte attorno alla possibilità che l'opera di Apuleio possa essere derivata da una fonte comune o da un autore più antico.

Il libro é costituito da un soggetto principale, Lucio, e dalla sua metamorfosi in un asino, a seguito di un esperimento di magia andato male. 
Questo é l'episodio chiave del romanzo; il resto dell'intreccio é costituito dalle peripezie dell'asino che, nell'attesa di riassumere le sembianze umane, si vede passare di mano in mano, mantenendo però  il raziocinio umano e riportando le sue molteplici disavventure.
La narrazione é inoltre spesso interrotta da digressioni di varia lunghezza, che riferiscono vicende relative al protagonista o raccontate da altri personaggi.
Una di queste occupa più libri, ed é la favola di "Amore e Psiche", che racconterò nel prossimo articolo.

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