Passa ai contenuti principali

Milano "Città del Libro 2015"

E' stata annunciata al Castello Sforzesco, durante la prima giornata di "Bookcity", l'investitura della città di Milano come "Città del Libro 2015".
Milano sarà la prima "Città del Libro" della storia e lo sarà durante l'Expo.
Questa investitura responsabilizza la città sull'importanza della promozione della lettura per la crescita culturale, economica, ed etica del Paese.

La scelta di Milano come prima "Città del Libro" é stata fortemente voluta dai promotori della "Rete della Città del Libro", dal "Comune di Milano" e dal Comitato promotore di "Bookcity".

L'investitura porterà a breve ad un "Patto per la Lettura", un'azione che moltiplicherà le occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, produce, vende, presta, conserva, traduce e legge libri, con l'obiettivo di ridare valore all'atto di leggere e propulsione all'editoria. 

Milano ospiterà quindi nel 2015, da marzo ad ottobre, un ricco programma di manifestazioni di grande visibilità nazionale, e gli appuntamenti che si articoleranno in questi mesi saranno: 
- l'incontro delle "Città del Libro" (marzo);
- il "Progetto nazionale di Promozione della Lettura" (aprile), dove i lettori diventeranno ambasciatori del sapere; 
- "Bibliopride" (maggio), la giornata nazionale delle biblioteche;
- "Letti di Notte" (giugno);
- la mostra "Milan, a place to read" (settembre); 
- il lancio di "Libriamoci nelle scuole" (ottobre); ed un'edizione internazionale di "Bookcity".

L'immagine qui riportata rappresenta il Castello Sforzesco di Milano.



Post popolari in questo blog

Dalle cariatidi al "De Architectura" di Vitruvio

La "cariatide" (detta anche "canèfora") é una scultura utilizzata come colonna, che rappresenta una figura femminile.  Secondo l'architetto romano Vitruvio, che ne parla già all'inizio del primo libro del suo " De Architectura ", il nome (karyàtis) significherebbe "donna di Karya": le donne di quella città del Peloponneso sarebbero infatti state rese schiave, pur mantenendo le loro vesti e attributi matronali, dopo la sconfitta e la distruzione della loro patria, come punizione per l'appoggio fornito ai Persiani.  In seguito gli architetti greci le avrebbero raffigurate come sorreggenti il peso dell'edificio, per tramandare il ricordo dell'evento.  Il libro di Marco Vitruvio Pollione, intitolato "De Architectura" (ovvero, "Sull'Architettura") é un trattato latino scritto intorno al 15 a.C.  E' l'unico testo sull'architettura giunto integro dall'antichità e divenne il fondamen...

Lo spettacolo teatrale "Così ce ne andremo" di Vittorio Calvino

In questi giorni, e più precisamente venerdì 24 aprile 2015 alle ore 21:00 , avrà luogo lo spettacolo "Così ce ne andremo" al teatro "Rosetum" in via Pisanello 1, Milano. La commedia qui rappresentata é stata tratta dall'opera omonima di Vittorio Calvino, giornalista, commediografo e sceneggiatore italiano, nato ad Alghero il 4 febbraio 1909, e deceduto a Monfalcone (dove si trovava per il varo dell'Andrea Doria), il 10 luglio 1956, a soli 47 anni. "Così ce ne andremo" é un radiogramma risalente al 1947, che tratta la storia di un uomo che, concluso il suo viaggio sulla Terra, giunge nell'Aldilà. Egli porta con sè una valigia contenente dei ricordi (alcuni piacevoli ed altri un po' meno) da cui non si vuole assolutamente separare. Il più anziano dei due custodi celesti a "guardia" dell'Aldilà gli concede però, in via del tutto eccezionale, la possibilità di scegliere un ricordo e di portarlo con sé. L'uomo rivive co...

La "Storia della colonna infame" di Alessandro Manzoni

Analisi dell'opera storiografica "Storia della colonna infame" di Alessandro Manzoni (conclusa nel 1829, e pubblicata insieme alla seconda edizione de "I Promessi Sposi"), a cura di Alessandro Mazzini, per "Oilproject": http://www.oilproject.org/lezione/manzoni-storia-della-colonna-infame-riassunto-e-commento-1836.html La "Storia della colonna infame", narra dell'intentato processo a Milano, durante la terribile peste del 1630, contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale tramite misteriose sostanze, in seguito ad un'accusa - infondata - da parte di una donna del popolo, Caterina Rosa. Il processo, svoltosi storicamente nell'estate del 1630, decretò sia la condanna capitale di due innocenti, Guglielmo Piazza (commissario di sanità) e Gian Giacomo Mora (barbiere), giustiziati con il supplizio della ruota, sia la distruzione della casa-bottega di quest'ultimo.  Come monito venne eretta sulle...