Passa ai contenuti principali

La rinascita de "Il pensiero meridiano"

Una buona notizia per il mondo delle librerie indipendenti nel Sud Italia. 

In Calabria, e più precisamente a Tropea, il 21 marzo 2015 ha aperto la libreria indipendente "Il pensiero meridiano", nata dalla passione dell'attuale proprietaria Chiara Condò.

La fondatrice, in un'intervista per "Il Libraio", ha raccontato la sua incredibile storia:
ha frequentato l'ottavo corso di "Alta formazione in gestione della libreria" presso la "Scuola Librai Italiani", diplomandosi con il massimo dei voti e vincendo una borsa di studio per il XXXII seminario di perfezionamento della "Scuola per Librai UEM".

Mentre stava terminando gli studi presso la "Scuola Librai Italiani", la libreria di Tropea chiuse a seguito del decesso della vecchia proprietaria, per la quale Chiara Condò lavorava nei mesi estivi come collaboratrice.

Dopo la chiusura della libreria (avvenuta nel 2014), Condò decise di prendere in mano le redini di questa attività, sperando di dare un "segno di rinascita" per i cittadini di Tropea in cui questa è l'unica libreria nel raggio di 30 km.

Per chi volesse accedere alla notizia completa, allego il link di riferimento al sito:
http://www.illibraio.it/primavera-tropea-nuova-libreria-indipendente-190982/

L'immagine qui riportata rappresenta l'attuale proprietaria de "Il pensiero meridiano".



Commenti

Post popolari in questo blog

Dalle cariatidi al "De Architectura" di Vitruvio

La "cariatide" (detta anche "canèfora") é una scultura utilizzata come colonna, che rappresenta una figura femminile.  Secondo l'architetto romano Vitruvio, che ne parla già all'inizio del primo libro del suo " De Architectura ", il nome (karyàtis) significherebbe "donna di Karya": le donne di quella città del Peloponneso sarebbero infatti state rese schiave, pur mantenendo le loro vesti e attributi matronali, dopo la sconfitta e la distruzione della loro patria, come punizione per l'appoggio fornito ai Persiani.  In seguito gli architetti greci le avrebbero raffigurate come sorreggenti il peso dell'edificio, per tramandare il ricordo dell'evento.  Il libro di Marco Vitruvio Pollione, intitolato "De Architectura" (ovvero, "Sull'Architettura") é un trattato latino scritto intorno al 15 a.C.  E' l'unico testo sull'architettura giunto integro dall'antichità e divenne il fondamen...

Lo spettacolo teatrale "Così ce ne andremo" di Vittorio Calvino

In questi giorni, e più precisamente venerdì 24 aprile 2015 alle ore 21:00 , avrà luogo lo spettacolo "Così ce ne andremo" al teatro "Rosetum" in via Pisanello 1, Milano. La commedia qui rappresentata é stata tratta dall'opera omonima di Vittorio Calvino, giornalista, commediografo e sceneggiatore italiano, nato ad Alghero il 4 febbraio 1909, e deceduto a Monfalcone (dove si trovava per il varo dell'Andrea Doria), il 10 luglio 1956, a soli 47 anni. "Così ce ne andremo" é un radiogramma risalente al 1947, che tratta la storia di un uomo che, concluso il suo viaggio sulla Terra, giunge nell'Aldilà. Egli porta con sè una valigia contenente dei ricordi (alcuni piacevoli ed altri un po' meno) da cui non si vuole assolutamente separare. Il più anziano dei due custodi celesti a "guardia" dell'Aldilà gli concede però, in via del tutto eccezionale, la possibilità di scegliere un ricordo e di portarlo con sé. L'uomo rivive co...

La "Storia della colonna infame" di Alessandro Manzoni

Analisi dell'opera storiografica "Storia della colonna infame" di Alessandro Manzoni (conclusa nel 1829, e pubblicata insieme alla seconda edizione de "I Promessi Sposi"), a cura di Alessandro Mazzini, per "Oilproject": http://www.oilproject.org/lezione/manzoni-storia-della-colonna-infame-riassunto-e-commento-1836.html La "Storia della colonna infame", narra dell'intentato processo a Milano, durante la terribile peste del 1630, contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale tramite misteriose sostanze, in seguito ad un'accusa - infondata - da parte di una donna del popolo, Caterina Rosa. Il processo, svoltosi storicamente nell'estate del 1630, decretò sia la condanna capitale di due innocenti, Guglielmo Piazza (commissario di sanità) e Gian Giacomo Mora (barbiere), giustiziati con il supplizio della ruota, sia la distruzione della casa-bottega di quest'ultimo.  Come monito venne eretta sulle...